Riportiamo a seguire gli orari di apertura e chiusura della chiesa e gli orari delle messe e ringraziamo i nostri frati per l’impegno nel fare un servizio che cerca di coprire tutte le necessità di noi parrocchiani.
Orario apertura e chiusura chiesa
La chiesa del Santuario di San Giuseppe Sposo garantisce un ampio orario di apertura al pubblico, con personale all’interno per attendere ai fedeli in ogni loro necessità con una sacrestia sempre disponibile:
Domenica | 8:00 – 12:00 | 16:00 – 19:30 |
Lunedì | 7:00 – 12:00 | 16:00 – 19:30 |
Martedì | 7:00 – 12:00 | 16:00 – 19:30 |
Mercoled’ | 7:00 – 12:00 | 16:00 – 19:30 |
Giovedì | 7:00 – 12:00 | 16:00 – 19:30 |
Venerdì | 7:00 – 12:00 | 16:00 – 19:30 |
Sabato | 7:00 – 12:00 | 16:00 – 19:30 |
Orario S. Messe dal 1 settembre al 31 luglio
Gli orari di apertura e chiusura delle chiesa e gli orari delle messe in particolare, evidenziano l’estrema disponibilità di tutti i frati presenti nel convento, disponibilità grazie alla quale si è riusciti ad ottenere un elevato numero di messe celebrate per settimana.
Sabato prefestiva | 18:30 | |||
Domenica e feste di precetto | 8:30 | 10:00 | __:__ | 18:30 |
Lunedì | 7:30 | 9:00 | 18:30 | |
Martedì | 7:30 | 9:00 | 18:30 | |
Mercoledì | 7:30 | 9:00 | 18:30 | |
Giovedì | 7:30 | 9:00 | 18:30 | |
Venerdì | 7:30 | 9:00 | 18:30 | |
Sabato | 7:30 | 9:00 | 18:30 |
La liturgia del giorno è disponibile Sito ufficiale della Conferenza Episcopale Italiana cliccando sull’immagine a lato:
Feste di precetto
Si usa l’espressione Festa di precetto per indicare quelle festività dell’Anno Liturgico nelle quali la Chiesa cattolica fa obbligo ai suoi fedeli di partecipare alla Celebrazione dell’Eucaristia e di astenersi dai lavori o affari che impediscono di rendere culto a Dio e che turbano la letizia del giorno del Signore o il dovuto riposo della mente e del corpo.
Soddisfa il precetto chi partecipa alla Messa nello stesso giorno di festa, o nel vespro del giorno precedente.
In occasione delle feste di precetto l’orario delle messe è quello della domenica.
Inoltre, nonostante la festa del patrono di Bologna, San Petronio, non sia festa di precetto, viene adottato dal nostro santuario l’orario delle messe della domenica.
Oltre alla domenica, le altre feste di precetto prescritte per tutta la Chiesa Latina sono:
Solennità fisse:
- 8 dicembre – la Solennità dell’Immacolata Concezione,
- 25 dicembre – la Solennità del Natale,
- la Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, 1º gennaio. Il Rito Ambrosiano celebra questa solennità la VI domenica di Avvento, mentre il 1° gennaio celebra la solennità della Circoncisione del Signore sempre di precetto
- 6 gennaio – la Solennità dell’Epifania,
- 19 marzo – la Solennità di San Giuseppe,
- 29 giugno – la Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo,
- 15 agosto – la Solennità dell’Assunzione di Maria,
- 1º novembre – la Solennità di tutti i Santi,
Solennità mobili:
- la Solennità dell’Ascensione del Signore, il quarantesimo giorno del Tempo di Pasqua
- la Solennità del Corpus Domini, il giovedì dopo la Solennità di Pentecoste
Cathopedia
Lodi
Celebrazione delle Lodi Mattutine ogni giorno feriale alle 8:00 dopo la messa delle 7:30
Vespri
Ogni giorno feriale alle 19:00 dopo la messa delle 18:30
Rapidi appunti sulla storia del Santuario e dell’annesso Convento dei cappuccini
Riportiamo alcune note essenziali sulla storia del santuario dedicato a San Giuseppe Sposo di Maria per inquadrarlo storicamente e meglio comprenderlo in occasione di una visita. Dopo essersi resi conto del collocamento storico del santuario è interessante affiancare la lettura delle tavole dell’Archietto Filippo Antolini presentate alla mostra su San Giuseppe del 2021 organizzata da fr.Romano parroco di San Giuseppe. [ndr]
Il Santuario dedicato a San Giuseppe, situato proprio ai piedi dei primi rilievi collinari, fuori Porta Saragozza, vanta origini e radici medioevali.
Il luogo fu abitato dai monaci cluniacensi e, in momenti successivi, dalle suore agostiniane e domenicane. Ricordiamo la presenza in questo luogo, nel sec. XIV, della beata Imelda Lambertini.
Le suore domenicane furono poi sostituite nel 1566 dai Servi di Maria costretti a scambiare la loro residenza di città con quella delle suore fuori dalle mura cittadine. In quell’occasione i Servi di Maria portarono con sé il titolo della loro chiesa urbana, dedicata a San Giuseppe, e da allora questo convento e la chiesa ebbero il titolo di San Giuseppe, sposo di Maria.
A seguito delle soppressioni napoleoniche degli ordini religiosi (1810), ai Servi di Maria (già soppressi nel 1797) seguirono, nel 1818, i frati cappuccini che poterono acquistare convento e chiesa, dopo essere stati costretti a lasciare il loro convento di Monte Calvario (ora Villa Revedin).
La vecchia chiesa bisognosa di restauri, negli anni 1840-1844, sotto la direzione dell’architetto Filippo Antolini, fu completamente modificata prendendo la forma attuale.
I Cappuccini, di nuovo soppressi nel 1866 dal Regno d’Italia, videro il loro convento confiscato dall’esercito, che usò la chiesa come ricovero per i cavalli.
Riacquistato l’immobile, il prato antistante fu trasformato nel 1926 in giardino pubblico, con una colonna con San Francesco al centro, a ricordo del VII centenario della sua morte, e la chiesa, il 18 febbraio 1943, fu elevata a santuario.
Nell’ottobre 1944 parte del convento fu distrutto dai bombardamenti alleati, e dopo la sua ricostruzione, il 15 agosto 1959 vi fu eretta la parrocchia urbana di San Giuseppe.
Il Santuario è ricco di opere d’arte:
La ricchezza delle opere d’arte contenute nel santuario rende inscindibile il legame tra la Storia del Santuario San Giuseppe Sposo di Maria e sue opere d’arte. [ndr]
la pala centrale dell’altare maggiore, raffigurante lo Sposalizio di Maria e di Giuseppe, di Adeodato Malatesta;
le pale dei transetti: La fuga in Egitto (A. Malatesta)
e Il ritrovamento di Gesù nel tempio (P. M. Deschwanden);
le tele degli altari laterali: Madonna con San Felice (C. E. Liverati); Santa Veronica Giuliani (A. Guardassoni); San Francesco (A.Guardassoni); Martirio di san Fedele (A. Muzzi);
la terracotta policroma della Pietà di A. G. Piò;
le 20 statue, all’interno della chiesa, rappresentanti gli apostoli, i patriarchi e santi cappuccini di autori diversi (M. Putti; B. Bernardi; C. Berozzi; V. Testoni);
le due statue della facciata: San Giuseppe e San Francesco, entrambe di M. Putti.
Vi è pure un piccolo ma vivace affresco, della scuola dei Carracci, raffigurante la Sacra Famiglia (detta anche popolarmente la Madonna della Misericordia).
Altre importanti tele si trovano nel coro dietro il presbiterio.
Non dimentichiamo la riprogettazione del presbiterio (1968) con le decorazioni in bronzo di Marco Marchesini dell’altare, dell’ambone e del leggio della sede.
Arricchisce il Santuario anche un organo a canne (da riattivare).