Anche quest’anno abbiamo voluto riproporre “settembre a San Giuseppe”, innanzitutto per vivere insieme dei bei momenti comunitari approfittando dell’accoglienza e della bellezza del nostro chiostro (a questo proposito un grande grazie anticipato a tutti coloro che hanno dato la loro disponibilità per organizzare e gestire i “momenti conviviali”!) e poi per rinnovare l’attenzione sul nostro Santuario, proprio alla vigilia (così si spera vivamente!… quando arriverà il benestare della Soprintendenza…!) dell’inizio di alcuni interventi di restauro, a partire dalle statue (il cui costo è già stato sostenuto dalla generosità dei parrocchiani e non!).
Un grazie anche a tutti coloro che animeranno le “conferenze” nel Santuario, dove verranno evidenziati e valorizzati alcuni suoi aspetti non sempre conosciuti.
Si inizierà quindi sabato 9 centrando l’attenzione sull’arte statuaria nel nostro Santuario (come noto la chiesa forse con più statue di tutta Bologna), con un ospite d’eccezione, lo scultore Marco Marchesini, che modellò (nel lontano 1968) la decorazione in bronzo del nostro altare!
Un appuntamento da non mancare!
Un invito quindi a vivere questi momenti che danno vita alla nostra comunità dopo il “deserto” della pandemia e in un momento di un importante rinnovamento pastorale!
Sabato 9 settembre ore 19:30
L’arte statuaria tra passato e futuro nel Santuario di San Giuseppe sposo
Il 18 marzo del 1968 veniva fatta la Consacrazione del nuovo altare realizzato dal prof. Marco Marchesini che sabato 9 settembre torna a San Giuseppe per parlarci di questa opera.
A seguire riportiamo la nota sul suo lavoro che aveva preparato per la locandina di presentazione dell’altare in occasione della Consacrazione del 1968.
Appunto sul mio lavoro
prof. Marco Marchesini – 1968
Scolpire un altare: problema antico, impegnativo, affascinante sempre. Problema oggi più che mai attuale dopo che la liturgia rinnovata ha rinunciato agli antichi sovraccarichi di stucchi e fregi per riconquistare alla semplicità la sacra mensa .
Quindi, coerentemente, è doveroso abbandonare nella decorazione ogni gratuità per aderire rigorosamente alla realtà religiosa . .
E’ questo il criterio che ha seguito il teologo nella scelta dei temi sacri e che mi ha guidato nella loro trasposizione plastica.
E non basta: per l’altare nuovo in San Giuseppe a questa fondamentale preoccupazione si sovrapponeva poi la necessità di risolvere in giusta sintonia il rapporto tra il nuovo e l’antico, poiché se è negativa qualsiasi imitazione di stile è altresì imperdonabile ogni incoerente accostamento.
Per questo ho cercato una semplicità costruttiva del particolare e una continuità serrata e grave dell’assieme come modulo fondamentale per il mio lavoro.
Semplicità costruttiva poiché attraverso un modellato essenziale e variamente stilizzato, tale cioè da determinare nitidi trapassi di luci e di ombre, ho cercato di ottenere una forza in volume capace di esprimere solidità e dignità, qualità che desideravo principalmente infondere alle mie figure.
Continuità serrata e grave dell’assieme poi , affinché il racconto potesse essere colto nella sua pienezza senza distrazioni e in prospettiva tale da assicurarne la più completa comprensione.
Mi sembra importante sottolineare ancora la volontà di infondere un respiro ampio ma statico a queste mie figure bloccate cioè nella pienezza dei loro gesti patriarcali affinché lo spettatore possa intuire l’eternità del loro messaggio di fede.
Confido che questo mio lavoro sia tenuto per valido da quanti sapranno guardarlo con animo aperto.
Marco Marchesini
Sabato 16 settembre ore 19:30
La voce del nostro santuario
Nell’ambito del “Settembre a San Giuseppe” per sabato 16 alle 19:30 avremo il piacere di sentire suonare il nostro “Organo Tamburini”, celato dietro la pala dell’altare maggiore, dall’organista Andrea Toschi.
Vi aspettiamo numerosi in chiesa!!!
Molto interessante la pagina web che la ditta Tamburini ha preparato per raccontare la propria storia che prosegue dopo 4 generazioni:
https://www.tamburini.org/la-nostra-storia/
Cliccando sulla immagine a lato (desktop) o sotto (cellulare) potete vedere il programma…
e dopo tutti nel chiostro a gustare tigelle e crescentine!
Sabato 30 settembre ore 19:30
Anche il castagno ha la sua Madonna!
Storia di una devozione dimenticata presso il nostro Santuario.
Interviene la dott.ssa Paola Foschi, ricercatrice di storia bolognese, viene mostrata l’icona-immagine della “Madonna del Castagno” che nel passato era esposta alla devozione dei fedeli.